Il primo passo per scalare la Grande Muraglia della cultura cinese consiste nel fare la giusta scelta tra i caratteri tradizionali e semplificati del sistema di scrittura, per una corretta localizzazione dei propri prodotti.
Il cinese tradizionale è il più antico sistema di scrittura ancora utilizzato, composto da circa 54.000 elementi, anche se “solo” 3500 sono necessari per poter leggere il 99% del materiale scritto. Il sistema tradizionale di scrittura cinese si è mantenuto pressoché stabile per millenni, nonostante la complessità della scrittura dei caratteri. Tuttavia nel 1956 Mao Zedong, allora leader del Partito Comunista Cinese e Presidente della Repubblica, decise di intraprendere una radicale riforma per semplificare e uniformare la lingua della nazione: un sistema di caratteri semplificati sostituì i caratteri tradizionali, divenendo la lingua scritta ufficiale della Repubblica Popolare Cinese.
Un esempio lampante è il carattere utilizzato per la parola cavallo, mǎ, passato dalla sua forma tradizionale 馬 a quella semplificata 马, con un’evidente semplificazione a livello di tratti e tempi di scrittura.
L’antica scrittura tradizionale non è tuttavia scomparsa totalmente dal mondo cinese: i caratteri tradizionali vengono infatti ancora utilizzati a Taiwan, Hong Kong e Macao, in quanto questi territori non facevano parte della Repubblica Popolare Cinese all’epoca della riforma della scrittura.
Quindi, la giusta scelta tra cinese semplificato e cinese tradizionale e una localizzazione mirata dei propri contenuti è di fondamentale importanza per promuovere i propri prodotti con efficacia nel ricco mercato cinese: per la Cina continentale (la Repubblica Popolare Cinese) sarà opportuno utilizzare i caratteri semplificati, mentre per Taiwan, Hong Kong e Macao si dovranno utilizzare ancora i caratteri tradizionali.
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