La nuova tendenza che
si sta diffondendo tra le aziende più dinamiche, soprattutto quelle del settore
fashion&luxury, è quella di introdurre una nuova figura, quella del Chief
People Officer (Direttore del Personale). Ora, anche se può sembrare un titolo
inventato appositamente solo per far sembrare più fighe le Risorse Umane ai più
giovani, in realtà questo è un ruolo fondamentale che cresce insieme
all’importanza della cultura aziendale.
Tra gli aspetti più
importanti in cui un’azienda può investire, sicuramente al primo posto c’è il
personale. Ma trovare le persone giuste è solo il primo passo, poi bisogna
anche essere sicuri di trattenerle e far sì che diano sempre il massimo.
Quindi, cosa fa un Chief
People Officer?
Un Chief People Officer
è molto più di un Capo delle Risorse Umane, il suo ruolo va ben oltre la
selezione del personale. Un CPO è responsabile della definizione della cultura aziendale
e del corretto trasferimento dei valori e degli obiettivi dell’azienda a tutti
i collaboratori.
Il CPO deve assicurarsi
che la cultura aziendale sia correttamente diffusa non solo orizzontalmente,
tra i vari dipartimenti e uffici, ma anche verticalmente, dalla dirigenza fino
agli stagisti. Il CPO indirizza la strategia aziendale e fa da tramite raccogliendo
informazioni e punti di vista sia dall’alto verso il basso che dal basso verso
l’alto.
Uno studio recente
dimostra che l’incentivo più efficace per lavorare di più ogni giorno non è uno
stipendio più alto (quello è al terzo posto, subito dopo una pizza gratis), ma
piuttosto il sentirsi gratificati ed elogiati sul posto di lavoro. Per questo
motivo, sempre più aziende comprendono l’importanza della cultura aziendale e
vogliono assicurarsi che i collaboratori di talento rimangano in azienda e
diano sempre il massimo. Per raggiungere questo scopo, il Chief People Officer
che salvaguardi la cultura aziendale è sicuramente di grande aiuto.
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