venerdì 20 gennaio 2017

7 consigli per fare affari in Giappone














I giapponesi sanno che per i gaijin (gli stranieri) il loro Paese è complesso, sotto molti punti di vista: la lingua, la cultura, le modalità di relazione. Non si aspettano quindi da noi una conoscenza perfetta della lingua o dei codici culturali. Tuttavia, se l’argomento sono gli affari, il giapponese si aspetta che il gaijin conosca la sua cultura d’impresa ed entri in empatia con lui.

Questi sono 7 consigli per rendere più facile la vostra relazione d’affari:

1. Attenzione alle parole chiave: imbarazzo e rispetto
Non fissare un giapponese negli occhi: potrebbe sentirsi in imbarazzo. Allo stesso modo, un giapponese raramente incrocia lo sguardo per un motivo di rispetto (vuole dare importanza, in quel preciso momento, all’ascolto e alle parole pronunciate, non all’aspetto estetico)

2. Essere puntuali
Si calcola che un treno giapponese accumuli, in un anno, mediamente 1 minuto di ritardo…  Dire che la puntualità è fondamentale è quasi banale, ma è davvero così. Non vi è mancanza di rispetto peggiore che arrivare in ritardo ad una riunione.

3. Il “no” non esiste
E’ molto difficile che un giapponese dica un “no” secco durante un incontro o nell’arco di un rapporto di lavoro. Il consiglio è armarsi di pazienza e cercare di capire nel dettaglio cosa si aspetta la controparte giapponese. Potranno volerci più riunioni per ottenere una risposta chiara.

4. Evitare comportamenti “eccessivi”
Questi sono alcuni comportamenti considerati eccessivi, e quindi da evitare: parlare a voce troppo alta, essere troppo diretti, manifestare le proprie emozioni tramite il contatto fisico (zero baci & abbracci, please), soffiarsi il naso in pubblico (meglio andare un attimo alla toilette).

5. Toglietevi le scarpe
Siete ospiti a casa di un amico, o collega di lavoro? Toglietevi le scarpe! Per i giapponesi non vi è atto di fiducia maggiore di invitare a casa propria un gaijin: vivendo in case estremamente piccole molti provano vergogna della propria situazione. La casa è un luogo intimo, sacro, e le scarpe possono “inquinare” la purezza del luogo.

6. Non perdete la pazienza
Vi capiteranno molte situazioni apparentemente “incomprensibili” e che potranno farvi perdere la pazienza: le spinte in metropolitana, il collega giapponese che tiene gli occhi chiusi mentre vi ascolta, la riunione che si prolunga per 4 ore… Ricordatevi che per i giapponesi ogni gesto, ogni movimento, e quindi ogni comportamento viene studiato, soppesato. Ad esempio, il collega tiene chiusi gli occhi per concentrarsi sull’ascolto, quindi sta dimostrando il massimo dell’attenzione.

7. I giapponesi non sono “freddi”
Falso mito per eccellenza. Sono riservati e con un senso dell’intimità maggiore del nostro, vero. Non significa però che siano poco inclini a socializzare. Nella cultura giapponese il mostrare le emozioni, sia positive sia negative, è considerato un punto debole della persona e quindi i giapponesi crescono imparando a reprimere i propri stati d’animo. La scarsa conoscenza dell’inglese è un ulteriore freno: temono che la loro pronuncia li metta in difficoltà provocando imbarazzo.


Ti suggeriamo, quindi, di applicare fin da subito questi nostri semplici consigli, fondamentali per ottenere i migliori risultati qualora il tuo lavoro ti portasse a lavorare in Giappone.

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