Pensate
a 7 Paesi dove secondo voi si parla un ottimo business English. Fatto? Bene,
adesso leggete questa classifica riportata dall’Economist che (almeno in parte) vi sorprenderà.
1.Filippine
Deve il suo primato, oltre
alla diffusissima conoscenza dell’inglese, anche e soprattutto alla gestione in
outsourcing di molti servizi affidati dalle corporation straniere.
2.Norvegia
Il primo della classe tra i Paesi scandinavi, risulta tra le economie più competitive del mondo dove moltissime società locali scelgono l’inglese come prima lingua.
2.Norvegia
Il primo della classe tra i Paesi scandinavi, risulta tra le economie più competitive del mondo dove moltissime società locali scelgono l’inglese come prima lingua.
3.Paesi Bassi
Forte
di una grande storia imprenditoriale, questa piccola nazione ha imparato presto
a farsi strada nei mercati internazionali. E’ la sede di multinazionali tra qui
Shell, Philips e ora anche Fiat.
4.Regno Unito
Londra è una delle
piazza mondiali della finanza dove venture capitalist, broker e investitori
russi, indiani di ogni altra parte del mondo discutono ogni giorno la lingua
franca del business.
5.Australia
Economia sempre in
forte crescita grazie alle immense riserve energetiche, dal 2000 al 2010 ha
accolto oltre 1,2 milioni di immigrati. Sidney è tra le città
preferite tra i nuovi italiani all’estero.
6.Belgio
Non solo francese e
olandese nella patria delle patatine fritte ma anche molto business English; soprattutto
a Bruxelles, la capitale d’Europa.
7.Finlandia
Tra i Paesi che
spendono di più al mondo in istruzione e ricerca & sviluppo, alla base del
suo successo vi è anche un grande sforzo del settore pubblico.
…
e l’Italia? E’ classificata al 30° posto,
peggio di Francia e Germania ma meglio di Spagna e Giappone. Risultato coerente
con la classifica delle città
globali dove vivere e lavorare, dove Roma e Milano figurano decisamente
dietro rispetto alle principali metropoli europee. Insomma, il Business English non è
ancora di casa in Italia.
N.B: Questa indagine
testa i non madrelingua inglese, ecco spiegati gli scarsi piazzamenti dei Paesi
anglosassoni.
Reference:
maka language consulting
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