martedì 22 aprile 2014

Il calo di vendite nel luxury & fashion in Cina è provocato dagli inglesi?



Il calo di vendite nel luxury & fashion in Cina potrebbe essere provocato in parte dai viaggi studio all’estero

I giovani cinesi cool e fashionisti stanno spostando la loro attenzione dai brand globali del super lusso ai marchi inglesi per eccellenza, dal più comune Top Shop ai prodotti sartoriali di Saville Row. Sono diventati esperti nel prendere la Englishness e farla propria: giocano a croquet e mangiano finger sandwich nei giardini dei club privati vestiti con abiti a tre pezzi, come dei veri dandy.

Il primo boom economico cinese ha dato vita ad un ceto di nuovi ricchi e a quel loro modo di vestire appariscente noto come “tu hao” (traducibile come “tiranno locale” o “possidente benestante”). Oggi l’inglese è la lingua franca di chi viaggia e dei ricchi che possono permettersi di mandare i propri figli a studiare all’estero (provocando un aumento significativo del numero di cinesi presenti nelle scuole e università inglesi). Proprio questi giovani, al loro ritorno in Cina, diventano i nuovi trendsetter e contribuiscono ad alimentare l’invasione British già in atto in Cina grazie a Downton Abbey, ai canali tv piratati e a Weibo (versione cinese di Twitter), con una diffusione sempre maggiore della cultura pop inglese.

Le firme globali del super lusso farebbero bene ad aggiungere toppe sul gomito e cravatte a farfalla alle loro collezioni.

Reference

-Style, “English Rules”, 13 April, 2014

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