Il calo di vendite nel luxury & fashion in
Cina potrebbe essere provocato in parte dai viaggi studio all’estero
I giovani cinesi cool e fashionisti stanno
spostando la loro attenzione dai brand globali del super lusso ai marchi
inglesi per eccellenza, dal più comune Top Shop ai prodotti sartoriali di
Saville Row. Sono diventati esperti nel prendere la Englishness e farla propria: giocano a croquet e mangiano finger sandwich
nei giardini dei club privati vestiti con abiti a tre pezzi, come dei veri dandy.
Il primo boom economico cinese ha dato vita ad un ceto
di nuovi ricchi e a quel loro modo di vestire appariscente noto come “tu hao”
(traducibile come “tiranno locale” o “possidente benestante”). Oggi l’inglese è
la lingua franca di chi viaggia e dei ricchi che possono permettersi di mandare
i propri figli a studiare all’estero (provocando un aumento significativo del
numero di cinesi presenti nelle scuole e università inglesi). Proprio questi giovani,
al loro ritorno in Cina, diventano i nuovi trendsetter e contribuiscono ad
alimentare l’invasione British già in
atto in Cina grazie a Downton Abbey, ai canali tv piratati e a Weibo (versione
cinese di Twitter), con una diffusione sempre maggiore della cultura pop inglese.
Le firme globali del super lusso farebbero bene ad
aggiungere toppe sul gomito e cravatte a farfalla alle loro collezioni.
Reference
-Style, “English Rules”, 13 April, 2014
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