La musica è parte integrante della quotidianità di molte persone, ma quanti di noi conoscono l’influenza positiva che ha sul modo in cui svolgiamo altre attività?
La studio della musica e la sua pratica, infatti, possono migliorare il nostro approccio alla lettura e all’apprendimento di nuove lingue.
I ricercatori del Journal of Neuroscience hanno condotto uno studio che prova che chi legge poco ha difficoltà nel seguire il ritmo di una sequenza musicale, e chi invece reagisce positivamente agli stimoli ritmici è favorito nel recepire e riprodurre i suoni di una lingua straniera.
La stessa tesi è sostenuta dal professor John Iversen dell’Università della California: le abilità ritmico-musicali sono fondamentali per migliorare le performance in aree non musicali, in modo particolare nel linguaggio.
Questi studi e queste tesi hanno portato molte persone ad approcciare lo studio di una lingua straniera in modo diverso e divertente: è vero che ogni suono viene recepito dall’orecchio e archiviato nel cervello di chi ascolta, ma è anche vero che un bel ritmo o una bella canzone aiutano a fissare nella mente concetti e parole nuove, facilitandone poi la riproduzione. In particolare, imparare l'inglese tramite la musica è adatto per i più piccoli perché l'apprendimento, divertente e efficace, fa leva su
multidisciplinarità e interculturalità.
maka language consulting
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