lunedì 26 settembre 2016

Come l'Unione Europea promuove l'apprendimento linguistico

















Quanto è importante imparare una lingua straniera?

La risposta del Parlamento Europeo è: moltissimo. Il PE ha sempre riservato una attenzione particolare alla promozione delle lingue e della diversità culturale. Infatti, uno dei suoi obiettivi è che tutti i cittadini dell’Unione Europea conoscano almeno due lingue straniere, oltre alla propria lingua madre.

Questo obiettivo va ben oltre la semplice agevolazione della comunicazione internazionale: secondo il PE si tratta di uno step fondamentale per permettere a tutti i cittadini di realizzare il proprio potenziale in termini di istruzione e opportunità lavorative. Oltre a ciò, l’apprendimento linguistico è stato identificato come una delle abilità chiave per lo sviluppo formativo.

Al fine di raggiungere questo obiettivo, nel dicembre 2001 il PE ha approvato una risoluzione che promuove l’apprendimento linguistico e la diversità culturale. Le tre aree di intervento individuate sono l’apprendimento linguistico continuo, il miglioramento dell’insegnamento di lingue straniere e la creazione di un ambiente language-friendly.

Come risultato, il 2001 è stato dichiarato l’Anno Europeo delle Lingue da Consiglio d’Europa, Unione Europea e UNESCO e da allora il 26 Settembre è stato dichiarato Giornata Europea delle Lingue, una giornata dedicata alla sensibilizzazione verso le varie lingue parlate in Europa e alla promozione dell’apprendimento di nuove.

Da allora cosa ha fatto l’Unione Europea per promuovere l’apprendimento di una lingua straniera?

Il Programma Erasmus+, istituito nel gennaio 2014, prevede non solo la promozione della diversità culturale e linguistica, ma anche il sostegno all’istruzione, alla formazione, ai giovani e allo sport. 

Il Programma Europa Creativa intende sostenere la comunicazione internazionale fornendo assistenza economica per progetti linguistici negli ambiti culturali, creativi e audiovisivi.

Lo European Centre for Modern Languages (ECML), sostenuto dal Parlamento Europeo, promuove lo studio della lingua attraverso l’insegnamento e la ricerca per consentire ai cittadini europei un apprendimento più efficace.

Cosa farai per la Giornata Europea delle Lingue? 

La Giornata Europea delle Lingue è una fantastica opportunità per migliorare le tue abilità linguistiche, sia se desideri iscriverti a un corso per riprendere una lingua che già conosci, sia se hai voglia di avventurarti in una esperienza totalmente nuova.

MAKA Language Consulting offre corsi in oltre 50 lingue, dal Business English all’italiano per stranieri, dallo swahili all’ebraico e al russo.

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domenica 25 settembre 2016

International Translation Day
















Il 30 Settembre si celebra la giornata mondiale della traduzione.

La celebrazione è stata istituita dalla FIT (Federazione Internazionale dei Traduttori) nel 1953 con lo scopo di promuovere e far conoscere questo mestiere ancora oggi sottovalutato.

Come tutte le professioni, anche quella del Traduttore ha il suo Santo Patrono: San Girolamo, vissuto a cavallo fra il IV e V secolo d.C.

San Girolamo tradusse in latino parte dell’Antico Testamento scritto in greco e, successivamente, l’intera Bibbia dall’ Ebraico al Latino. Il teologo romano iniziò la sua opera nel 382, su incarico di Papa Damasco I, partendo dai Vangeli e concludendo con l’Antico Testamento.

La traduzione gli richiese ben 23 anni e venne presa come base per successive traduzioni fino al XX secolo, quando si cominciò ad utilizzare direttamente il testo in lingua originale.

Nel suo lavoro Girolamo utilizzò un concetto molto moderno di traduzione, rendendo non “la parola con la parola, ma il senso con il senso”, così come insegnava Cicerone già molto tempo addietro.

Questo è ancora oggi quello che fanno i traduttori, anche se non hanno certo a disposizione tutto il tempo concesso a San Girolamo.

Sempre più spesso questi professionisti sono costretti ad una vera e propria gara contro il tempo per poter consegnare entro i termini richiesti lavori che devono comunque essere eseguiti alla perfezione.

La celebrazione di questa giornata è un momento per far luce su questa professione tanto importante quanto ancora poco conosciuta nei suoi molteplici aspetti.

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formazione e traduzioni in 50 lingue 




European Day of Languages









After the success of the European Year of Languages in 2001, the Council of Europe initiated the annual European Day of Languages, which takes place on 26th September every year.  

The main objectives of the day are to increase the importance of language learning to the general public and promote the rich and diverse cultures which exist side by side in Europe. In addition to this, the aim is to increase and promote the idea of plurilingualism among European citizens and to encourage lifelong language learning both inside and outside of schools.

Many Europeans believe that a monolingual way of life is the norm, but this is not the case. Between a half and two-thirds of the world’s population is bilingual to some degree, and a significant number are ‘plurilingual’, that is, they have some level of competence in a range of languages.

Europe is a rich and varied crucible of languages and culture, in fact there are roughly 225 indigenous languages spoken in Europe, that’s about 3% of the world’s total.

So which language claims the most native speakers in Europe?

No great surprise, it’s Russian with 150 million speakers, followed by German with 95 million speakers, and in third place we have a tie with English and French both spoken by 65 million speakers.

In terms of languages studied English comes out on top, with 38% of European citizens saying they have some knowledge of English as a foreign language. This is followed by 14% knowing French or German, 7% Russian, 5% Spanish and 3% Italian.

Monday 26th September 2016 is the European Day of Languages

Every year in September, citizens of Europe engage in activities to embrace other cultures and promote language learning. Although there is no centralised funding available, the Council of Europe sends out posters, stickers and other promotional materials illustrating the diversity of languages in Europe. These materials are distributed on a centralised basis to National relays.

What can you do for the European Day of Languages?

Organise a film evening showing movies in different languages
Workshops/Quizzes/Games evenings
Invite foreign friends round for dinner
Organise a cultural evening at your local pub/bar
Give your language learning a kick with a language course at Maka Language Consulting


Let us know what you're planning to do @makaitalia #europeandayoflanguages

Check back to see what Maka Language Consulting will be organising for 26th September 2016

venerdì 23 settembre 2016

Le Giornate Europee del Patrimonio




Il 24 e 25 settembre si svolgeranno le Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea.
Lo scopo di queste giornate è quello di offrire l’opportunità di visitare edifici, monumenti, siti storici spesso non accessibili al pubblico, considerati patrimonio comune europeo, per promuovere la cultura e favorire il dialogo e lo scambio culturale tra le Nazioni europee.

Si spera così di creare consapevolezza della ricchezza storica e culturale che l’Europa offre, sia dal punto di vista storico che ambientale, in modo da poter preservare e valorizzare ciò che ci rende unici e che ha fatto del continente europeo quello che è oggi.

L’evento ha avuto origine in Francia nel 1984, veniva chiamato La Journée Portes Ouvertes (oggi Doors Open Days nei Paesi anglofoni) ed è stato internazionalizzato su proposta del Ministro Francese alla Cultura.

Nel 1987 i Paesi Bassi hanno dunque aderito all’iniziativa, seguiti dalla Svezia e dall’Irlanda nel 1989, dal Belgio e dalla Scozia nel 1990.

In Italia le Giornate sono gestite dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che promuove l’ingresso gratuito a mostre, musei, convegni, concerti, ecc.

Per maggiori informazioni sui Doors Open Days visitate: http://www.europeanheritagedays.com

E per sapere cosa visitare mentre siete in Italia: www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Ev




giovedì 22 settembre 2016

LE DIFFERENZE INCONCILIABILI DI BRANGELINA SONO SOLO UN ERRORE DI TRADUZIONE!





Lo abbiamo sentito tutti - dai tg, dai social, dal collega, dalla vicina di casa: il matrimonio tra Angelina Jolie e Brad Pitt pare sia arrivato al capolinea. 
Già da mesi giravano voci su una possibile crisi tra i due, ma adesso la comunicazione sembra sia davvero ufficiale, con buona pace dei fan che li vedevano come emblema di coppia solida e innamorata e con la soddisfazione di tutte le ammiratrici che lo preferiscono nuovamente single e disponibile sulla piazza.
La stampa e gli amanti del gossip si stanno scatenando per conoscere le motivazioni del divorzio: c’è chi parla di problemi di alcol e droga di Pitt, chi di depressione e problemi alimentari della Jolie, chi mette in ballo possibili tradimenti. 
I reali motivi ovviamente li conoscono solo gli interessati, ma secondo il sito di gossip TMZ la richiesta ufficiale dei due attori è stata quella di un “divorce based on irreconcilable differences”.
In Italia si è quindi parlato praticamente in ogni media o social di “differenze inconciliabili”, quindi in molti si sono chiesti come tali differenze possano essere emerse dopo ben 12 anni di relazione e ben 6 figli.
Beh, presto detto: non è altro che un errore di traduzione. La locuzione americana, in realtà, esprime lo stesso concetto contenuto nell'istituto giuridico italiano della "separazione consensuale", ovvero un divorzio in cui i coniugi sono in accordo, non si accusano di colpe particolari e stabiliscono insieme i diritti spettanti a ciascuna delle parti. 
Inutile, quindi, chiedersi dopo quanti anni e quanti figli ci si accorge che proprio non si possono appianare le divergenze tra due persone! 

www.makaitalia.com

martedì 20 settembre 2016

La Cina alla Milano Fashion Week









Domani Mercoledì 21 Settembre inizia la settimana della Moda a Milano con numerose novità e tanta attesa per i nuovi modelli che verranno presentati.

Si sa, l’alta moda italiana è una garanzia di qualità e buon gusto ovunque nel mondo e gli stilisti italiani sono ricercati dai più famosi nomi internazionali in ogni grande occasione.

Quest’anno però il primato di casa nostra verrà messo a dura prova dall’ascesa di talenti emergenti provenienti da un Paese insospettato: la Cina.

Grazie al nuovo progetto di Shenzhen GarmentIndustryAssociation tre big e 18 nuovi talenti approderanno a Milano il 26 Settembre per mostrare tutto ciò di cui sono capaci.
Troveremo dunque Ellassay, con il suo gusto classic chic, La Pargay, dedicata a un pubblico femminile più aggressivo, Xiehaip, a rappresentare la cultura Cinese nel suo essere, e un mix speciale di 18 capi appartenenti ad ognuno dei nuovi stilisti.

La Shenzhen GarmentIndustryAssociation, organizzazione nata nel 1998, ha lo scopo di promuovere, rappresentare e tutelare gli interessi della città e dei suoi marchi. Shenzhen è infatti diventata la città della moda della Cina, con moltissime aziende specializzate nella  moda femminile.

Chissà che la Cina non riesca a strappare anche questo primato mondiale? Lo scopriremo nei prossimi giorni.