Il 30 Settembre si celebra la giornata mondiale della
traduzione.
La celebrazione è stata istituita dalla FIT
(Federazione Internazionale dei Traduttori) nel 1953 con lo scopo di promuovere
e far conoscere questo mestiere ancora oggi sottovalutato.
Come tutte le professioni, anche quella del Traduttore
ha il suo Santo Patrono: San Girolamo, vissuto a cavallo fra il IV e V secolo
d.C.
San Girolamo tradusse in latino parte dell’Antico
Testamento scritto in greco e, successivamente, l’intera Bibbia dall’ Ebraico
al Latino. Il teologo romano iniziò la sua opera nel 382, su incarico di Papa
Damasco I, partendo dai Vangeli e concludendo con l’Antico Testamento.
La traduzione gli richiese ben 23 anni e venne presa
come base per successive traduzioni fino al XX secolo, quando si cominciò ad
utilizzare direttamente il testo in lingua originale.
Nel suo lavoro Girolamo utilizzò un concetto molto
moderno di traduzione, rendendo non “la parola con la parola, ma il senso con
il senso”, così come insegnava Cicerone già molto tempo addietro.
Questo è ancora oggi quello che fanno i traduttori,
anche se non hanno certo a disposizione tutto il tempo concesso a San Girolamo.
Sempre più spesso questi professionisti sono costretti
ad una vera e propria gara contro il tempo per poter consegnare entro i termini
richiesti lavori che devono comunque essere eseguiti alla perfezione.
La celebrazione di questa giornata è un momento per
far luce su questa professione tanto importante quanto ancora poco conosciuta
nei suoi molteplici aspetti.
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