mercoledì 31 agosto 2016

C'est impossible ... il francese sarà la lingua più parlata al mondo nel 2050?
















So cosa ti stai chiedendo: "Ci ripetono in tutte le salse che l'inglese è la lingua del business e della globalizzazione, ed ora leggo che dovrò imparare la lingua di Baudelaire?". 

Secondo uno studio della banca d'affari Natixis, se (ed è un grande SE) le attuali proiezioni demografiche mondiali verranno mantenute, il francese sarà la lingua più parlata al mondo nel 2050. Il risultato dipenderà dai forti tassi di crescita demografica dei Paesi francofoni dell'Africa sub-sahariana (dal Senegal al Congo, dal Camerun al Madagascar). 

Le statistiche di Natixis rivelano che nel 2050 il francese sarà parlato da 750 milioni di persone, contro i 220 milioni del 2010 (il 3% della popolazione mondiale). Si tratta di un incremento di quasi il 350%, parte del trend demografico africano che porterà l'intero continente a superare i 4 miliardi di abitanti nel 2100 (nel 2010 erano 800 milioni).

In realtà il report, ripubblicato recentemente ma datato 2014, si presta a diverse critiche. Vediamone tre:

Motivo politico
Lo studio considera francofoni tutti gli abitanti dei Paesi dove il francese è lingua ufficiale (32 Stati). Non è scontato che, per convenienza  politica, sarà così nei prossimi anni: alcuni Stati potrebbero rimuovere lo status di lingua ufficiale (vedi l'Algeria), oppure estenderlo ad altre lingue (vedi il Burundi, che ha aperto all'inglese). 

Motivo socio-culturale
Non sono pochi gli Stati nei quali il francese è considerato, negativamente, la lingua dei colonizzatori, e deve competere con dialetti e lingue locali o più popolari: dal berbero  all'arabo, all'inglese. 

Motivo demografico 
Le proiezioni demografiche sono tra le meno attendibili perché esposte a moltissime variabili non controllabili. Per esempio, all'aumento delle condizioni di vita di una popolazione corrisponde normalmente una diminuzione dei tassi di natalità.

Benché lo stesso direttore dell'Osservatorio della Lingua Francese, Alexandre Wolff dichiari che "l'inglese dovrebbe restare la lingua più parlata al mondo nel 2050", è sicuro che la lingua di Napoleone continuerà ad essere una lingua fondamentale in Africa e nel contesto internazionale. 


martedì 30 agosto 2016

19 fatti linguistici sorprendenti!

















Lo sapevate che ... 


1. Ci sono tra 6000 e 7000 lingue nel mondo parlate da 7 miliardi di persone distribuite in 189 stati indipendenti.

2. La maggior parte di queste sono parlate in Asia e in Africa. Ci sono circa 2200 lingue in Asia.

3. Ci sono circa 225 lingue indigene in Europa: attorno al 3% del totale mondiale.

4. 2400 lingue sono classificate a rischio di estinzione

5. L'Unione Europea utilizza 24 lingue di lavoro

5. Le Nazioni Uniti utilizzano 6 lingue ufficiali.

6. Gli Stati Uniti non hanno una lingua ufficiale.

7. Il Sudafrica è il paese con il maggior numero di lingue ufficiali: 11. 

8. In Lussemburgo il 50% delle ore di scuola vengono impiegate per imparare inglese, francese e tedesco. 

9. Almeno la metà della popolazione del mondo è bilingue o plurilingue, es. parla due o più lingue.

10. Molte lingue hanno 50.000 parole o più, ma nelle conversazioni di tutti i giorni le persone usano le stesse, solo poche centinaia.

11. Le lingue sono in relazione tra loro come i membri di una famiglia. La maggior parte delle lingue europee appartiene alla grande famiglia indo-europea

12. La maggior parte delle lingue europee appartiene a tre grandi gruppi: germaniche, romanze e slave.

13. La famiglia delle lingue germaniche comprende danese, norvegese, svedese, islandese, tedesco, olandese, inglese e yiddish, tra gli altri.

14. Le lingue slave sono russo, ucraino, bielorusso, polacco, ceco, slovacco, sloveno, serbo, croato, macedone, bulgaro e altre. 

15. Alcune lingue slave usano l'alfabeto cirillico. Greco, armeno, georgiano e yiddish hanno il loro alfabeto. 

16. Le lingue non europee più diffuse sul territorio europeo sono l'arabo, il cinese e l’hindi.

17. La Russia (148 milioni di abitanti) ha di gran lunga il maggior numero di lingue parlate sul suo territorio: da 130 a 200 a seconda dei criteri.

18. A causa del flusso di migranti e rifugiati, l'Europa è diventata in gran parte multilingue. Solo a Londra, si parlano 300 lingue.

19. L'italiano è la sesta lingua più studiata al mondo, dopo inglese, francese, cinese, spagnolo e tedesco. 

20.

Ah ... un ultimo dato per gli amanti di J Tolkien: ci sono 12 lingue immaginarie nel Signore degli Anelli. 

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Reference:




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lunedì 22 agosto 2016

Why you should create content in English

Gone are the days of competing just against other stores on the high street. Your business, no matter the size, or the type can now attract customers from around the world. If you’re ready to communicate in a common language, you could be selling your products to international customers as frequently as you do to locals. 

We all know how fundamental content marketing is nowadays, as the expression goes: “Content is King”, and with over 50% of all internet content in English, it’s a good idea to make sure your king is speaking English. 

Just as important however, are regular updates. Research has shown that sporadic or occasional content and blog updates are not enough to attract customers and increase sales. Companies that regularly blog, even just once or twice a month generate 70% more leads than those that don’t blog at all. And this extends to all forms of online communication such as social media, images and regular video uploads. 

But it’s not just regularity, crafting quality content for social media, websites, marketing articles and blogs takes time. Well researched, well written content is an investment. And by using English as a starting point for your content you can create a globally clean style. English is perfectly suited to this with its uncomplicated structure and utilitarian vocabulary. As any English student will tell you, the language is simple and allows for succinct and direct communication. 

English is also easily translatable. Anyone looking at your site in their own language will get an automatic translation which goes from the source language to English and then to the target language. So content written in another language would need to pass through two language filters.  

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mercoledì 17 agosto 2016

Il mese degli Spiriti a Taiwan



Poiché il calendario cinese è lunisolare (indica sia le fasi della luna che il periodo solare) quest'anno il Festival cade proprio oggi, Mercoledì 17 Agosto. 

La credenza vuole che i fantasmi e gli spiriti, compresi quelli degli antenati, ritornino sulla terra dal regno dei morti.

Si dice che il quindicesimo giorno marchi l’apertura dell’Inferno e del Paradiso della cultura Taoista e Buddista e vengono praticati rituali per alleviare le sofferenze dei propri cari deceduti.

A Taiwan si crede che gli Spiriti si fermino sull’isola per tutta la durata del mese, ma sono spiriti inquieti, sofferenti, che vagano sulla terra senza meta.

Il primo giorno del mese vengono aperti i cancelli del tempio a simboleggiare l’apertura dei cancelli dell’Inferno, il tredicesimo giorno viene condotta una processione con lanterne, mentre il quattordicesimo giorno si svolge una parata e vengono rilasciate piccole barche di carta con a bordo una lanterna che possa guidare gli spiriti perduti.

Agli spiriti viene offerto del cibo per evitare che visitino le case e vengono bruciati incenso e le cosiddette monete dei morti, fogli di carta di bambù stampati per imitare le banconote.

Durante questo mese si cerca di evitare ogni cosa che possa essere rischiosa, come gli interventi chirurgici o uscire con il buio. E’ anche molto importante non pronunciare ad alta voce il proprio indirizzo per evitare che gli Spiriti possano venirne a conoscenza.

Questo, naturalmente, è solo uno dei modi di celebrare la festa degli Spiriti: in Cina, per esempio, si aggiunge un posto a tavola per tutti i cari defunti e si prepara per loro del buon cibo, spesso vegetariano, per cercare di alleviare le loro sofferenze.

E voi, avete mai festeggiato una festa degli Spiriti?
Quali interessanti usanze avete imparato nei vostri viaggi?

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martedì 16 agosto 2016

Google e la nuova Rio delle Olimpiadi 2016



Le Olimpiadi di Rio 2016 hanno aperto una finestra molto ampia su un Paese molto gettonato ma poco conosciuto dai turisti stranieri.

Chi visita il Brasile si ferma alle città principali o ai siti più importanti, senza preoccuparsi del mondo nascosto e ricco di vita dei sobborghi e delle periferie, in parte a causa della scarsa sicurezza di queste aree, tant’è vero che persino Google Maps le segnava come zone bianche.

Oggi non è più così: con l’enorme interesse destato dalle Olimpiadi, Google ha pensato bene di dare un volto a questi luoghi sconosciuti e ha impiegato migliaia di abitanti locali per mappare le aree bianche; brasiliani di ogni rione hanno percorso a piedi le proprie strade, segnando luoghi di interesse (scuole, panetterie, ristoranti, parchi), spesso sconosciuti anche a chi abita un chilometro più in là.

Questa mappatura dettagliata delle famose favelas ha portato un notevole beneficio al commercio locale, che ha visto arrivare turisti da ogni dove pronti ad assaggiare le prelibatezze locali e a comprare i prodotti tipici; anche l’afflusso dei compratori locali è aumentato: con queste piccole chicche a portata di mano non c’è più bisogno di recarsi in città per gli acquisti.

Un altro beneficio non da poco è la sicurezza che ha portato questa mappatura: ora le favelas non sono più un intrico di vicoli nascosti, ma sono ben visibili, percorribili e controllabili. Oltretutto Google stipendia regolarmente i suoi mappatori a piedi, sottraendoli a commerci illegali e alla vita della strada.

Naturalmente questo è solo un piccolo passo per ridurre la povertà e la criminalità nelle favelas, e ci auguriamo che questo trend non diminuisca con la fine delle Olimpiadi, ma che sia invece una pietra miliare nello sviluppo del Paese intero, anche delle sue aree più povere. 

Una delle tante storie di persone che hanno cambiato la vita grazie a questa iniziativa di Google si trova qua, andatela a scoprire: http://www.bbc.com/travel/story/20160811-how-google-changed-rio


Se non siete riusciti a visitare questo bellissimo Paese in occasione delle Olimpiadi fatelo ora, e approfittate delle vacanze per imparare un po’ di Portoghese con maka da parlare nei mercati delle favelas!

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lunedì 1 agosto 2016

Leggi il testo e impara la canzone dell'estate



Sofia
Alvaro Soler 

Sueño cuando era pequeño 
Sin preocupación en el corazón 
Sigo viendo aquel momento 

Se desvaneció, desapareció
Ya no te creo, ya no te deseo, eh oh
Solo te veo, solo te deseo, eh oh

Mira, Sofia
Sin tu mirada, sigo
Sin tu mirada, sigo
Dime Sofia...cómo te mira
Dime cómo te mira, dime
Sé que no, sé que no
Sé que solo, sé que ya no soy oy oy oy
Mira, Sofia
Sin tu mirada, sigo
Sin tu mirada, Sofia

Dices que eramos felices
Todo ya paso, todo ya paso
Sé que te corte las alas
El te hizo volar, el te hizo soñar

Ya no te creo, ya no te deseo, eh oh
Solo te veo, solo te deseo, eh oh

Mira, Sofia
Sin tu mirada, sigo
Sin tu mirada, sigo
Dime Sofia...cómo te mira
Dime cómo te mira, dime
Sé que no, sé que no
Sé que solo, sé que ya no soy oy oy oy
Mira, Sofia
Sin tu mirada, sigo
Sin tu mirada, Sofia

Y, ¿por qué no me dices la verdad?
Sigo sin tu mirada, Sofia
Ey ey, ey ey
Y, ¿por qué no me dices la verdad?

Mira, Sofia
Sin tu mirada, sigo
Sin tu mirada
Dime Sofia, cómo te mira
Dime cómo te mira

Mira, Sofia
Sin tu mirada, sigo
Sin tu mirada, sigo
Dime Sofia...cómo te mira
Dime cómo te mira, dime
Sé que no, sé que no
Sé que solo, sé que ya no soy oy oy oy
Mira, Sofia
Sin tu mirada, sigo
Sin tu mirada, Sofia


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